Il Fondo Tumori e Leucemie del bambino viene fondato nell’estate del 1966 per aiutare una piccola squadra di pediatri che con pochissimi mezzi curavano i bambini affetti da leucemia e tumori nella Clinica Pediatrica Universitaria sita presso il Gaslini. L’inizio di questa attività di alta specialità e con elevati rischi era iniziata alla fine del 1959 dopo che la Prof. Luisa Massimo aveva partecipato a Parigi al primo Corso Internazionale di Oncologia Pediatrica. I risultati furono superiori a qualsiasi aspettativa, lunghe sopravvivenze, alcune guarigioni, miglioramento della qualità della vita. I bimbi continuavano ad arrivare da ogni parte d’Italia ma i costi dell’assistenza lievitavano.

 

In poco tempo il problema finanziario divenne gravissimo, il padre genovese di una bimba leucemica, Dott. Vittorio Rollero, dopo aver svincolato a sue spese un lotto di farmaci, si fece interprete del disagio, ne parlò con imprenditori, industriali, operatori di ogni tipo riuscendo a creare il primo nucleo di quello che in seguito diventerà il Fondo Tumori e Leucemie del Bambino: una piccola struttura che si rivelerà di fondamentale importanza per sopperire alle carenze istituzionali. Il primo accordo fu con la Farmacia interna all’istituto per il pagamento di tutti i medicamenti necessari.

 

A poco a poco l’aiuto fu esteso alla creazione di borse di studio, in Italia e all’estero, per medici, biologi, tecnici e per un amministrativo. Contemporaneamente la direzione della clinica assegnò due locali che vennero ristrutturati dal Fondo per la realizzazione di un laboratorio dedicato per gli esami ematologici di routine e per la ricerca scientifica. Cominciarono le testimonianze dei primi guariti, aumentò il numero dei finanziatori e dei collaboratori.

 

L’Istituto Gaslini negli stessi anni aveva deciso la ristrutturazione di due grandi padiglioni e la realizzazione della 4^ Divisione di Ematologia e Oncologia Pediatrica, (oggi “U.O. C. Oncologia e Ematologia Pediatrica”). In questa operazione il FTLB, e il dott. Rollero in particolare, giocarono un ruolo fondamentale perché diedero la garanzia di continuare, e possibilmente intensificare, la ricerca di fondi per garantire lo sviluppo della nascente Divisione. Questa iniziò la sua attività ufficialmente il 1° Ottobre 1972. Pochi mesi dopo, il 10 luglio 1973, venne modificato l’atto notarile che dava al Fondo l’attuale veste giuridica, impegnandolo in maniera esclusiva nei confronti dell’Istituto Gaslini.

 

Il contributo per le opere di ristrutturazione edile fu di grande importanza. In particolare, per la quarta Pediatria, vennero eseguiti i lavori di ampliamento del Laboratorio di ricerca di Emato- Oncologia e Centro per l’Emofilia e accanto di quello di Oncologia. Negli anni successivi venne ristrutturato e ampliato il Centro di Trapianto di midollo osseo. Le apparecchiature acquistate soprattutto nei primi venti anni sono state innumerevoli, mantenendo il livello dell’assistenza e della ricerca dei medici e dei biologi sempre all’avanguardia. Le borse di studio erogate dal Fondo o tramite il Fondo raggiunsero al loro apice il numero di 18 all’anno.

 

Tutti poterono godere di finanziamenti per trasferte all’estero, sia per partecipare a corsi e congressi che per stage più lunghi. Il forte legame che si era venuto a creare con gli Stati Uniti e in particolare con il National Institute of Health e National Cancer Institute di Bethesda favorì il raggiungimento di un livello assistenziale e di ricerca molto alto.

 

Nel frattempo da una costola del Fondo, sempre per il forte impulso della Professoressa Luisa Massimo, nasceva l’ABEO per affrontare il problema non più derogabile dell’ospitalità delle famiglie che per mesi dovevano trasferirsi a Genova per seguire i propri bambini in cura al Gaslini. Primo presidente è stato Alberto Cattaneo già consigliere del Fondo.

Dal 1990 è stata riconosciuta al Fondo Tumori l’attività di volontariato operativo, presso l’attuale Dipartimento, sottoscrivendo l’apposito regolamento emanato dall’Istituto Gaslini. I volontari garantiscono la loro presenza in giornate stabilite, in stretta collaborazione con il personale medico e infermieristico.

 

L’aiuto dato dal Fondo alla U.O. C. Oncologia e Ematologia Pediatrica era in quegli anni a 360°, comprendente anche l’acquisto di libri e l’abbonamento a riviste scientifiche, o l’aiuto nell’organizzazione di Congressi Nazionali e Internazionali sia a Genova che presso la prestigiosa Scuola ”Ettore Majorana” di Erice in Sicilia. Il sostegno economico del Fondo in 40 anni è stato ingente, oltre 5 milioni di Euro.

 

La dimensione assunta dagli interventi del “Fondo” si è resa possibile, e tutt’ora può avvenire, grazie ai generosi interventi di associazioni, club sportivi, enti culturali, scuole, aziende e banche, senza dimenticare i tanti contributi diretti, piccoli e grandi, di centinaia di persone. Attualmente la crisi economica, la presenza di nuove associazioni che operano a livello nazionale, la capacità diretta di intervenire nel fundrising da parte delle organizzazioni sanitarie, hanno reso meno pesante il ruolo del Fondo che tuttavia continua a svolgere un insostituibile lavoro di sostegno a favore dell’oncologia e dell’ematologia infantile dell’Istituto, sempre più facendo squadra con altre organizzazioni come l’ABEO e l’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) e la Fondazione Chiara Rama, investendo con maggiore intensità nella formazione dei medici e dei loro assistenti e nella ricerca.

 

Molte sono le persone che dal 1967 ad oggi hanno operato nel Fondo dedicando energie e risorse a titolo puramente volontario. Fra tutti, oltre al fondatore Vittorio Rollero, ricordo Duilio Piastrelli, Vice Presidente dal 1984 al 2006, a cui viene dedicata una targa in occasione dell’anniversario del Fondo, e chi mi ha preceduto, Franco Bovio, presidente dal 1991 al 2008. Decine ancora i consiglieri che si sono succeduti nel tempo e i volontari che a diverso titolo si sono impegnati in tutte le attività di raccolta fondi e in corsia. Innumerevoli infine le persone che attraverso il Fondo hanno lottato insieme ai bambini del Gaslini. Rappresentano la testimonianza che raggiungere obiettivi alti, con dedizione e forza di volontà, è possibile.

Sergio Di Paolo, Presidente del Fondo